E’ stato firmato oggi a RomaExport, evento dedicato alla promozione del made in Italy all’estero, un protocollo d’intesa tra Camera di commercio libica di Misurata e Federitaly, la federazione delle eccellenze imprenditoriali italiane, Confimprese Italia e la società di internazionalizzazione della Tunisia Delta Center. L’accordo sancisce la nascita a Misurata, terza città della Libia per popolazione dopo Tripoli e Bengasi, del primo Salone del Made in Italy.
“La nascita del Salone del Made in Italy a Misurata rappresenta un traguardo molto importante per rafforzare la presenza delle imprese italiane in tutta l’area del nord-Africa. Un mercato sempre più in crescita, attratto dai nostri prodotti per la qualità, la creatività e l’innovazione”, afferma Carlo Verdone, presidente di Federitaly, si legge in un comunicato stampa diffuso dagli organizzatori. RomaExport ha registrato la partecipazione di oltre 300 operatori, aziende, imprenditori e delegazioni estere provenienti da oltre 20 Paesi. “E’ una straordinaria occasione di promozione delle nostre imprese, soprattutto micro e piccole, che vogliono affacciarsi sul panorama mondiale grazie all’assistenza della nostra Federazione”, riferisce Lamberto Scorzino, segretario nazionale di Federitaly.
Protagonista delle sinergie commerciali e strategiche nel Mediterraneo è stato Sandro Fratini, presidente di Confimprese Tunisia, Federitaly Tunisia e della società Delta Center, sempre più centro logistico per le imprese italiane che valorizza le eccellenze della nostra Penisola in Libia e in Tunisia. “Misurata è la prima città industriale della Libia. Ci sono importanti aziende industriali che stanno investendo, soprattutto sull’agroindustria. Io stesso ho visitato delle aziende che chiedono prevalentemente attrezzature e prodotti italiani: parliamo sia di linee di produzioni che di semplici macchinari ed attrezzature, senza tralasciare il settore delle costruzioni”, spiega Fratini ad “Agenzia Nova”.
Una sinergia importante confermata anche dagli esponenti e dalla presidenza della Camera di Commercio di Misurata che hanno rimarcato l’importanza dell’accordo per le imprese italiane e del Nord Africa, annunciando la possibilità per le imprese italiane di divenire attori primari sul mercato libico, grazie anche all’idea del Salone che sarà strutturato a Misurata. “Abbiamo pensato di collegare la Tunisia, dove i libici possono entrare senza necessità del visto. Ci sono voli giornalieri che collegano la Libia e la Tunisia, che può essere più facilmente la porta d’entrata per le nostre imprese italiane in Libia”, conclude Fratini.
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